Coppa al cioccolato

Questa settimana è stata particolarmente stressante: il week-end l’ho passato con il raffreddore e lunedì ho deciso di prendermi almeno una giornata di convalescenza. Sono rimasta nella mia casetta di paese e ho passato la mattina cercando di prendere appuntamento con il mio super richiesto medico di famiglia senza riuscire ad ottenere una visita, ma per lo meno il certificato di malattia sì. Il pomeriggio me la sono presa molto comoda  e l’ho passato a guardare film in streaming (non si fa  =op ) insieme a  gatto Cacao appollaiato sulla mia poltrona da camera.

Il martedì lavorativo, dopo un giorno di relax, è stato tragico e ora di sera ero così stressata che ho dovuto rimediare preparando qualcosa i buono, questa volta mi sono avvalsa della cucina di Mattia.

La ricetta l’ho presa dal blog Juls’ Kitchen ed è la seguente

INGREDIENTI

cioccolato fondente 70%: 50 g
burro: 200 g
uova: 6
zucchero a velo: 100 g
zucchero: 4 cucchiai
farina: 2 cucchiai
cioccolato fondente: 50 g
latte: 500 ml
buccia di un’arancia (solo la parte arancione non quella bianca)
panna da montare: 500 ml
lamponi sciroppati
granella di nocciole

PREPARAZIONE

Fondant al cioccolato

cioccolato fondente 70%: 50 g
burro: 200 g
uova: 4
zucchero a velo: 100 g

Preriscalda il forno a 180°C. Sciogli cioccolato fondente e burro a bagnomaria, facendo attenzione a che l’acqua del contenitore sottostante non vada dentro al cioccolato! Aggiungi lo zucchero a velo setacciato e mescola per avere una crema fluida e omogenea.

Incorpora le uova intere, una per una, sbattendo con una frusta. Versa in uno stampo da plum cake foderato di carta da forno e cuoci per circa 30 minuti. Lascia raffreddare e sformalo su un vassoio.

Crema pasticcera al cioccolato e arancio

uova: 2
zucchero: 4 cucchiai
farina: 2 cucchiai
cioccolato fondente: 50 g
atte intero: 500 ml
buccia di un’arancia

Scalda il latte in un bricco. Nel contempo unici uova intere, zucchero e farina in un tegame dal fondo spesso e mescola con una frusta per ottenere una crema omogenea. Grattugia il cioccolato e la buccia di arancia, e aggiungili, poi versaci sopra il latte caldo a filo mescolando continuamente. Metti sul fuoco basso e mescola con un cucchiaio di legno finché la crema non si assoderà velando il cucchiaio.

Togli dal fuoco, copri con la pellicola trasparente e lascia raffreddare.

In questo modo non si dovrebbe formare la pellicina sopra la crema ma visto che a me la cosa non è riuscita ho preferito lasciarla raffreddare senza pellicola e girandola di tanto in tanto.

L’assemblaggio

panna da montare: 500 ml
lamponi sciroppati
granella di nocciole

Monta la panna a neve senza zucchero. Volevo evitare che il risultato alla fine fosse troppo dolce.

Taglia il fondant a fette e mettine un pezzo alla base di ogni bicchiere. Copri con un cucchiaio abbondante di crema a cioccolato ed arancio e aggiungi anche uno strato di panna montata e qualche lampone sciroppato. Forma di nuovo uno strato di fondant, uno di crema e uno di panna. Termina con i lamponi, un cucchiaio del loro sciroppo e un po’ di granella di nocciole per ricreare anche la sensazione di croccante.

Lascia riposare in frigo per almeno un’ora.

A me sono venuti un bel po’ di bicchieroni che sono spariti nel giro di qualche minuto.
Chiariamo il concetto, non è che me li sono mangiati tutti io, solo che il martedì sera a casa di Taddia c’è la diretta di Radio Illusioni Parallele, e unito al fatto che era anche il compleanno della Agghià la casa era strapiena.

S. Valentino

Anche quest’anno è arrivata la festa degli innamorati, tra di noi abbiamo deciso di non farci regali però nulla vietava di fare qualche dolcetto per allietare la giornata.
La ricorrenza per fortuna era di domenica, così sabato, ho avuto tutto il tempo per preparare i biscotti per la colazione e qualche cioccolatino dal nome azzeccatissimo: Be My Valentine.
Ancora non sono riuscita a procurarmi il termometro alimentare (sob, sob … nessuno di voi me lo vuole regalare?) per temperare il cioccolato (e se nessuno di voi me lo regala, visti i costi credo proprio che lo comprerò su eBay). Anche per questa volta quindi ho dovuto farne a meno e fortunatamente non ho avuto problemi di patine bianche sui cioccolatini (la santa protettrice dei pasticceri è dalla mia parte evidentemente).

INGREDIENTI:

Burro: 125 g
Farina: 250 g
Lievito: 6 g
Limoni: la buccia grattugiata di 1/2
Uova: 1
Vanillina: 1 bustina
Zucchero: 100 g
Marmellata di fragole: q. b.
Zucchero a velo: q. b.

PREPARAZIONE:

Foto0052Togliete il burro dal frigorifero un’ora prima della lavorazione, tagliatelo a pezzetti e lasciatelo ammorbidire a temperatura ambiente.
Disponete la farina su di un piano di lavoro, e nel centro metteteci il burro e tutti gli altri ingredienti; lavorate molto bene tutto l’insieme fino ad ottenere un impasto liscio ed omogeneo. Avvolgetelo in una pellicola e lasciatelo riposare per almeno mezz'ora in un luogo fresco.
Con il matterello tirate una sfoglia non più alta di ½ cm e, con lo stampo a forma di cuore ricavate un numero pari di sagome, non dimenticate che ve ne serviranno due per formare un biscotto. A questo punto, su metà dei cuori ottenuti, fate delle incisioni con uno stampo, sempre a forma di cuore ma di misura più piccola ; disponete quindi tutti i cuori su di una teglia foderata con carta forno, ed infornateli a 180° per circa 15-20 minuti.
I biscotti non dovranno scurirsi, ma solo colorirsi lievemente; quando saranno cotti, e ancora caldi, mettete sopra la sagoma non incisa della marmellata di fragola, e sovrapponetevi la sagoma incisa. I biscotti così ottenuti dovranno essere spolverizzati con lo zucchero al velo.

Foto0055Usando queste dosi la pasta è rimasta troppo molle, si appiccicava infatti alle mani, quindi ho dovuto aggiungere altra farina e porla poi in frigo per farla rassodare un po’. Nonostante questi accorgimenti quando l’ho stesa ho comunque fatto fatica a staccare le forme dei cuori perché rimanevano attaccate al piano d’appoggio e anche in questo caso ho risolto con la farina (ormai la mia migliore amica … è farina lo giuro … non come quella di Pollon).
Non avevo i due stampi a forma di cuore ma solo quello più grande (la mia pasticceria è ancora moooolto piccola), la forma interna l’ho quindi fatta a mano con un coltello, in alternativa ho provato a fare dei cerchi centrali usando il tappo di una bottiglia.
I biscotti sono ottimi, rimangono molto morbidi, proprio adatti alla prima colazione.

Foto0057Per i cioccolatini finalmente mi sono procurata degli stampi adatti, non ho fatto fatica come la volta scorsa a sformarli infatti, quelli che ho usato io sono a forma di cuore e la marca è Silikomart, una tra le migliori e neanche tanto costosi (o almeno così ho letto).

INGREDIENTI:

(per 18-20 cioccolatini)

Cioccolato bianco: 60 g
Champagne (sostituire eventualmente con prosecco, spumante, ecc.): 18 g
Marmellata concentrata di fragole: 10 g
Una goccia di colorante alimentare liquido rosso ( facoltativo )
Cioccolato fondente per realizzare i gusci: 150 g

PREPARAZIONE:

Mescolare la marmellata di fragole con il vino preferito, unire una goccia di colorante se lo usate. Fondere il cioccolato bianco e incorporarlo alla marmellata e vino. Temperare il cioccolato fondente per realizzare i gusci di cioccolato e versarlo negli stampini da cioccolatino; lasciar rapprendere. Riempire i gusci e ricoprire con altro cioccolato temperato. Aspettare che la copertura sia cristallizzata e sformare

Foto0059 A detta di tutti (o quasi … vero Marco?), questa seconda ricetta (ma secondo me anche per via della bella presenza data dai nuovi stampi) “sforna” cioccolatini migliori rispetto a quella propostavi qui.

Unico appunto personale relativo a questa ricetta è la difficoltà nel procurarsi la marmellata concentrata di fragole, dopo mille peripezie per trovarla ho dovuto ripiegare su una marmellata classica, optando ovviamente su quella con maggior percentuale di frutta presente (sotto consiglio del sempre più attivo Chef Marco, il mio capo) e raddoppiando inoltre le dosi. nonostante questi accorgimenti, il sapore di fragola non era percepibile quanto immaginavo.
La cosa divertente è stata scoprire che la marmellata scelta da noi aveva il 70% di frutta, ed era quella con maggior concentrazione presente all’ipermercato, rispetto ad altre marche molto conosciute che scendevano addirittura al 30% … questa avventura del blog mi sta facendo scoprire tante piccole cose interessanti.

La prima cena dell'albero delle caramelle (quarta e ultima parte) … Salsa di caramello.

Siamo giunti all’ultimo post legato alla prima cena ufficiale dell’albero delle caramelle, caspita ci ha tenuto impegnati e insieme per praticamente una settimana intera questo articolo (che avevo inizialmente scritto in un unico post, ma era venuto più lungo della saga della torre nera di Stephen King).
Eravamo arrivati al metter in forno per ore e ore il cinghiale, e mentre aspettavamo ci siamo finalmente cimentati nella preparazione della Salsa al Caramello (non è il caramello classico ... quello è duro) da mettere sul Biancomangiare.
La preparazione è stata tutt'altro che semplice (complice Nick e il suo caramello amaro), abbiamo dovuto rifarlo per ben tre volte prima di riuscire a ottenere una cosa mangiabile.
  • Primo tentativo: Il caramello si solidifica quasi immediatamente e rimane tutto attaccato al cucchiaio di metallo, abbiamo ottenuto una specie di chupa-chups. Il metallo non va bene quindi cambiamo cucchiaio e usiamo quello di legno.
  • Secondo tentativo: il caramello brucia e diventa amarissimo (ma Nick dice che a lui piace così … siamo tentati di mettere sul suo biancomangiare quello :D).
  • Terzo tentativo: ci riesce un qualcosa di simile alla salsa di caramello e visto che anche il sapore non è malaccio lo diamo per buono.
INGREDIENTI:
Acqua: 220 ml
Vanillina: 1 bustina
Zucchero: 400 g
PREPARAZIONE:
DSC02959In un tegame abbastanza ampio e dal fondo spesso, mettete a scaldare a fuoco basso 400 gr di zucchero semolato: il fondo spesso è utile per consentire di diffondere uniformemente il calore evitando di bruciare lo zucchero ancora prima che si caramelli.
In un altro pentolino, mettete a bollire 200 ml di acqua aggiungendo la bustina di vanillina (che potrà essere sostituita, all’occorrenza, con qualsiasi altro aroma, secondo i vostri gusti). E’ importante fare bollire l’acqua, poiché se la uniste fredda al caramello, quest’ultimo, invece di miscelarsi con essa, si solidificherebbe.
Quando lo zucchero si sarà caramellato raggiungendo la tipica colorazione marroncina, unite direttamente nella pentola l’acqua in ebollizione e mescolate velocemente.
Togliete dal fuoco la salsa di caramello, mescolate brevemente e lasciate raffreddare.
Fate molta attenzione: lo zucchero caramella a circa 140 gradi, mentre l’acqua bolle a 100 gradi, quindi quando unirete l’acqua al caramello è molto probabile che la differenza di temperatura provochi qualche schizzo; proteggete quindi le mani e le braccia con un asciuga piatti. Noi abbiamo usato circa 1/3 delle dosi indicate.
Il risultato finale dei biscotti, uniti al biancomangiare, uniti alla salsa di caramello è questo. Che ne pensate?
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Bene, adesso è veramente tutto.
La serata è stata molto divertente e per usare le parole di Paolo:“Grande serata ieri, gli chef hanno colpito nel segno! si ringraziano Barbara e Nicholas per l ottimo lavoro di squadra, Mattia e Radio Illusioni Parallele per l'accoglienza e il background musicale e Giovanna e Marco per il piacevole fine serata! assolutamente un' esperienza da ripetere! ;-)

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la prima cena dell'albero delle caramelle (restante)

prosegue da qui
 
DSC02939Il gruppo di Chef (degni della prova del cuoco) ha finalmente definito di guarnire il dolce con il Caramello, l’annosa ricerca del padrone di case di una padella adatta alla preparazione da cui soprattutto no    n si stacchi l’antiaderente (caratteristica comune di tutte le pentole del Tius … calcare e teflon volante), ci porta a buttarci sulla portata principale della serata: La Carbonade alla fiamminga.
 
Veniamo quindi alla ricetta alla base dalla luculliana cena:
 
Nick inizia subito col tagliare le cipolle munito di occhialoni “anti pianto” e poi tutti ... piangiamo.
 
INGREDIENTI:
(Per 4 persone)
Aceto di vino rosso: 2 cucchiai Alloro: 3 – 4 foglie Birra: belga scura 330 ml Burro: 20 g Carne: bovina (manzo) o di cinghiale 800 g Cipolla: bianca o dorata 500 g Farina: 30 g Olio: di oliva q. b. Pancetta: (o speck) 100 g Pane: (o pancarrè) 2 fette Sale: q. b. Pepe: q. b. Senape: forte 2 cucchiai Timo: 3 rametti Zucchero: di canna 1 cucchiaio
Abbiamo optato per la carne di cinghiale (che non avevo mai mangiato, ma devo dire che non è niente male) e col pane abbiamo ricoperto l'intera teglia (carboidrati a nastro).
 
PREPARAZIONE:
DSC02938Sbucciate e tagliate finemente le cipolle; tagliate la carne di manzo a pezzetti di circa 3-4 cm di lato. In un tegame, fate fondere il burro e aggiungete la pancetta che lascerete rosolare; una volta giunta a doratura toglietela dal tegame e mettetela da parte. Nel grasso rilasciato dalla pancetta aggiungete le cipolle che farete dorare a fuoco basso per circa 15 minuti coprendo il tegame con un coperchio; mescolate le cipolle di tanto in tanto fino a che saranno completamente appassite, quindi togliete il coperchio e aggiungete lo zucchero di canna che farete amalgamare perfettamente alle cipolle e caramellare. Trasferite le cipolle in un setaccio (o colino) e, premendole con un cucchiaio, fate fuoriuscire il grasso in eccesso: tenete da parte sia le cipolle che il grasso. Accendete il forno e posizionatelo sui 160°. Mischiate la farina con il pepe macinato e il sale e fatevi rotolare la carne fino a ricoprirla completamente; rosolate la carne in poco olio e a più riprese, aggiungendo, poco alla volta, anche il grasso scolato dalle cipolle. Mano a mano che rosolerete la carne, mettetela da parte e quando avrete finito, versate nella padella ormai vuota l’aceto e poi la birra, in modo da deglassare il fondo di cottura. DSC02952Portate ad ebollizione e raschiate per bene la padella in modo da ottenere un liquido bruno al quale aggiungerete le foglioline di timo e quelle di alloro. Prendete una pirofila piuttosto alta (o un tegame da forno) e disponetevi uno strato di cipolle, uno di carne, un po’ di pancetta e poi ripetete di nuovo gli strati , fino a terminare gli ingredienti. Versate sopra la carne il liquido contenuto nella padella, poi prendete le due fette di pancarrè (o di pagnotta), togliete la crosta esterna e spalmatele di senape forte, quindi disponetele una vicina all’altra e con la parte spalmata sulla carne. Coprite la pirofila con un doppio strato di alluminio chiudendo bene i bordi, quindi infornate nel forno già caldo per circa 2 ore.
Credete che sia finita qui? Bene vi sbagliate! Il mio infinito multi-post vi perseguiterà ancora per un ultimo post: la salsa si caramello.
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continua …

la prima cena dell'albero delle caramelle (seconda parte) … Biscotti speziati con cioccolato e mandorle.

prosegue da qui
Mentre decidevamo come guarnire il biancomangiare ci siamo buttati sui biscotti, nemmeno loro facevano parte del menù originale, ma come già detto nella prima parte del post, mi sono rimaste tutte le mandorle tritate che avevo usato per l'infusione, ed era un vero peccato buttarle, quindi … biscotti.
Ho messo le mandorle in forno a 50° per una mezz'ora per farle asciugare un po' e poi ho scovato questa ricetta: BISCOTTINI SPEZIATI CON CIOCCOLATO E MANDORLE.

INGREDIENTI:

Cannella in polvere: 1 cucchiaino
Chiodi di garofano in polvere: ½
cucchiaino
Cioccolato fondente: 120 g
Mandorle: 120 g
Sale: 1
pizzico
Uova: 1 albume
Zucchero: 120 g
Ho raddoppiato le dosi perché le mandorle (annegate nel latte) erano parecchie (e ne sono pure rimaste, con sommo gaudio della Giò), mentre per lo zucchero ho mantenuto la dosi indicate nella ricetta in quanto il tutto dopo ore di infusione era già dolce di suo. Il chiodo di garofano io non l'ho messo, non mi piace affatto, voi siete liberi di fare come gradite.

PREPARAZIONE:

Tritate le mandorle finemente e grattugiate il cioccolato, poi poneteli in una ciotola insieme alle spezie.
Montate a neve fermissima l’albume insieme ad un pizzico di sale poi aggiungete lo zucchero un cucchiaio alla volta, sempre sbattendo con lo sbattitore elettrico.
Unite il composto di albume agli altri ingredienti e mescolate fino a che gli ingredienti saranno ben amalgamati: dovrà risultare un composto piuttosto duro.
Accendete il forno a 100°. Disponete le palline (ne otterrete circa 20) su di una teglia foderata con carta forno, distanziandole tra loro di circa 3-4 cm, ed infornatele per circa 30 minuti a 100° (non appena la superficie dei biscotti inizierà a creparsi e indurirsi).
Trascorso il tempo necessario sfornate i biscotti e lasciateli raffreddare, dopodiché conservateli in una scatola di latta.
Quando ho sfornato i biscotti era ormai quasi ora di andare, mi sono preparata , ho preso i dolci, la spesa e “quantaltro(r)" (marchio registrato da Paolo) e con Mattia, siamo partiti ... destinazione La cena.
Da lì a poco sono arrivati tutti: gli chef e qualche altro invitato che non fidandosi delle nostre doti culinarie ha preferito mangiare la pizza ma sono sicura che se ne siano pentiti!
Mentre la preparazione dei biscotti giungeva al termine vediamo comparire Mattia sulla porta, intento a sorseggiare (o trangugiare) il suo bicchiere di vino con l’aria di chi è veramente impegnato (il joystick brandito nella mano destra testimoniava la sua stanchezza). Dopo aver fatto i complimenti per il biancomangiare messo a riposare nel frigo torna ai suoi impegni nell’altra stanza lasciandoci con una frase che peserà come un macigno … “perché non ci mettete sopra il caramello?
il caramello … una scarica elettrica percorre e accomuna i miei occhi con quelli di Paolo e Nick … il nostro cervello elabora una risposta unica e comune …
ilTius … hai una pentola larga da cui non si stacchi il teflon?
prosegue …

La prima cena dell'albero delle caramelle (prima parte) ... Il Biancomangiare

Domenica scorsa abbiamo organizzato una cena insieme ai miei amici, l'idea era che tutto dovesse essere rigorosamente preparato da noi, chef provetti (come no ...), ovvero, la sottoscritta, Mr.Paolo e Nick, mentre il padrone di casa, nonché mia dolce metà, Mattia (ai posteri noto come ilTius), è rimasto tutto il tempo a giocare alla playstation coi suoi simili.
Il menù per questa volta era a base di carne, le ricette (come al solito) prese dal mio sito preferito: Giallo Zafferano.
Ci troviamo come ogni venerdì sera, al Coyote (il nostro Pub preferito) per decidere cosa preparare. Dopo un'attenta e rigorosa valutazione dei piatti proposti la scelta ricade su: Carbonade Alla Fiamminga e BiancoMangiare. Si partirà invece coi soliti antipastini vari, niente di che, formaggi, affettati e sott'olio, giusto per non rovinare l'appetito. Deciso il menù , passiamo ad organizzarci per la spesa del giorno seguente (di cui ancora sto aspettando i sordi delle vostre parti ... ), appuntamento definito sotto casa di Mattia alle 9:30 del mattino dopo.
sincroniziamo gli orologi
Mattino dopo, ore 10:15, arriva finalmente Paolo (accampando scuse) e si parte, destinazione Auchan, dove troviamo la maggior parte di ciò che ci serve (la carne non ci soddisfaceva, che sofisti), Paolo e Nick si occuperanno quindi di comprararla dal "macellaro" di fiducia, a Mattia il più importante e delicato dei compiti: comprare al Lidl i funghetti sott'olio per gli antipasti.
Tornata finalmente a casa alle 12.30, con un pollo arrosto sotto braccio per ordine del “capitano mio capitano”, Patrizia, la trovo comunque imbufalita (sarei dovuta tornare per le 11 in modo tale da aiutarla a pulire il castello)!
In tutta questa storia, per ora, il mio compito si limiterà al mettere in infusione le mandorle nel latte per la preparazione del BiancoMangiare (che deve il suo nome al fatto che viene preparato principalmente con ingredienti di colore bianco).
INGREDIENTI:


(per 6 persone)
Colla di pesce: 10 g
Latte:500 ml
Mandorle: 300 g
Panna da montare: 200 ml
Zucchero: 200 g
Leggendo la ricetta noto però che il dolce deve restare 6 ore nel frigo a solidificare, mi sembra pressoché impossibile quindi prepararlo alle 17.00 della domenica dopo, avviso tutti che dovrò prepararlo io in anticipo altrimenti rimarremo a bocca asciutta (almeno per il dolce).
PREPARAZIONE:
Tritate le mandorle con un mixer, mettete le mandorle in una ciotola e unite i 500 ml di latte in modo da coprirle interamente.
Unite 150 g di zucchero, mescolate fino a scioglierlo e lasciate in infusione per una notte intera. Poi filtrate il composto attraverso un panno posizionato all’interno di una ciotola.
Strizzare bene il canovaccio contenente le mandorle, in modo da far uscire tutto il liquido e raccoglierlo nella ciotola. Versate il liquido ottenuto in una casseruola e fatelo andare a fuoco molto dolce, aggiungendo il restante zucchero.
Aggiungete la colla di pesce precedentemente ammorbidita in acqua fredda e fatela sciogliere, dopodiché, lasciate raffreddare il composto e quando comincerà ad addensarsi unitelo alla panna che avrete montato.
Versate il composto negli stampini e fate raffreddare in frigorifero per 6 ore. Per sformare il dolce, immergete gli stampini in acqua calda per qualche secondo.
Decorate il vostro biancomangiare con frutta candita, pistacchi tritati, scorzette di arancia o come più vi piace.
Ovviamente mi sono rimaste tutte le mandorle tritate che avevo usato per l'infusione, era un peccato buttarle e così ho pensato di riutilizzarle per fare dei biscotti., e in più il bianco mangiare così nudo e crudo ... non mi soddisfaceva dal punto di vista estetico (frutta candita, pistacchi tritati, scorzette di arancia...non le avevo), era necessario quindi qualche accorgimento ...


continua nella seconda parte... 

Cioccolatini Ripieni e Capezzoli di Venere

Buona settimana a tutti!

Lo scorso week-end la padrona di casa, ovvero mia mamma, era in vacanza in Egitto, e quindi, avendo la cucina a disposizione ho deciso di realizzare dei cioccolatini, io ne ho fatti di due tipi: quelli ripieni di crema ganache (che l'ultima volta mi aveva creato qualche problema) e i capezzoli di venere.

Ora, della fine della giornata la tovaglia e la mia felpa erano una lastra di cioccolato anche loro quindi meno male che ero a casa da sola!

I risultati sono stati più che soddisfacenti nonostante non avessi nè il termometro per temperare il cioccolato nè gli stampini adatti, ho usato quelli in silicone per il ghiaccio.

Temperare il cioccolato è in realtà molto importante perchè quando il cioccolato fuso si raffredda (intorno ai 37°), i grassi formano una serie di cristalli diversi che sono instabili e che una volta che il cioccolato ha raggiunto la solidità si potrebbero disporre all'interno della struttura in modo disomogeneo, venendo in superficie e formando la caratteristica patina biancastra. Si compiono per tanto delle operazioni di variazione di temperatura che consentono di ottenere una pre-cristallizzazione della massa con l'unico cristallo stabile tra tutti quelli esistenti. Con il temperaggio inoltre il cioccolato acquista plasticità e lucentezza.

Per temperare il cioccolato è necessario scioglierlo a bagnomaria portandolo alla temperatura di 45° per fondere tutta la parte grassa, raffreddarlo velocemente amalgamando le varie parti fino a 29° per il fondente e 27° per il cioccolato al latte e bianco. Riscaldare nuovamente di 2 gradi, la temperatura finale dovrebbe essere di 31° per il fondente e un paio di gradi in meno per gli altri.

Ora il cioccolato è temperato e occorrono circa 2 minuti perchè il fondente si rapprenda (3 minuti per il cioccolato al latte o bianco).

Per raffreddare e mescolare il cioccolato durante il temperaggio ci sono 3 metodi:

1- Si mette il pentolino in cui è stato sciolto il cioccolato in una ciotola d'acqua molto fredda, girando con una spatola per raffreddarlo omogeneamente avendo cura di raschiarlo bene dalle pareti del pentolino.

2- Una volta sciolto il cioccolato si lascia raffreddare alla temperatura di 35°, poi si rovescia 1/3 di questo su un piano di marmo, si allarga la massa servendosi di una spatola, la si prende e la si fa ricadere sul marmo con l'aiuto di una seconda spatola, avendo cura di non incorporare aria. Quando si sarà rappreso si rimette nel pentolino: il cioccolato sarà tutto temperato.

3- Si aggiunge al cioccolato fuso altro cioccolato a scaglie, che lo raffredda sciogliendosi.

Tornando alla ricetta, io non ho temperato il cioccolato e per fortuna non c'è stata traccia della patina bianca anche se effettivamente non è rimasto molto lucido.

INGREDIENTI:


Burro: 30 g a temperatura ambiente
Cioccolato fondente: 300 g
Cioccolato al latte: 300 g
Panna: 130 ml
Rum: 1/2 bicchierino

PREPARAZIONE:

Fondete 200 g di cioccolato fondente a bagnomaria: spezzettate il cioccolato, mettetelo in un pentolino che posizionerete sopra ad un altro tegame un po' più grande contenente 3-4 dita d'acqua bollente; il pentolino contenente il cioccolato non dovrà mai toccare direttamente l'acqua. Il cioccolato si fonderà lentamente grazie al calore sviluppato dal vapore acqueo.
Quando sarà completamente sciolto riempite gli stampini con il cioccolato fuso e poi eliminate l'eccesso dallo stampo in modo che rimanga solo un fine strato attaccato alle pareti. Mettere quindi gli stampi in frigorifero per far indurire il cioccolato.

Intanto preparate la crema ganache ( che questa volta mi è riuscita alla perfezione! Credo che questa ricetta abbia dosi migliori):
in una pentola fate riscaldare la panna e spegnete la fiamma appena prima che raggiunga il bollore, quindi aggiungete il cioccolato al latte tagliato a pezzetti e mescolate bene fino a quando si sarà completamente sciolto.
Lasciate raffreddare fino a una temperatura di 32°-35°, se non avete il termometro come me, trasferite la crema in un piatto freddo e lasciate intiepidire una ventina di minuti.
Nel frattempo lavorate il burro con una spatola o una forchetta finchè non avrà raggiunto la consistenza di una pomata, aggiungete il burro all'impasto di cioccolata e panna e mescolate bene. Versate il rum e continuate a mescolare per amalgamare bene tutti gli ingredienti.

Tirate fuori dal frigorifero gli stampini e riempiteli con la crema ganache lasciano un margine di un millimetro dal bordo. Battete leggermente gli stampini sul piano di lavoro per eliminare eventuali bolle d'aria, po metteteli in frigorifero per un' ora fino a quando la crema ganache non si sarà rappresa.

Fate fondere a bagnomaria 100 g di fondente e quando sarà sciolto aggiungete il cioccolato che era avanzato dall' inizio della preparazione.
Con questo cioccolato fuso create uno strato sopra gli stampi, quindi livellatelo con una spatola e riponete in frigo dove li lascerete riposare per 2 ore, trascorse le quali potete estrarre i cioccolatini dalle forme.


Nello sformare i cioccolatini, non tutti sono usciti alla perfezione e così, quelli un po' deformi me li mangiavo... credo di averne mangiati anche troppi, alla sera non li potevo più vedere!





Per quanto riguarda i capezzoli di venere la cosa è stata un po' più complessa di quel che immaginavo.

INGREDIENTI:

Mandorle: 25 g
Panna: 90 ml
Burro: 10 g
Bacca di Vaniglia
Cioccolato Bianco: 300 g
Marzapane: 10 g
Cacao Amaro
Rum o Liquore

PREPARAZIONE:

Tritate le mandorle con una punta di cucchiaio di zucchero (per assorbire l'unto) fino a ridurle in polvere.
Spezzettare il cioccolato e porlo in una ciotola, mettere sul fuoco la panna insieme al burro e alla bacca di vaniglia incisa verticalmente. Mescolate per far sciogliere velocemente il burro e quando la panna inizia a sobollire ( bollicine lungo il bordo del tegame), spegnete il fuoco e dopo aver eliminato la stecca di vaniglia, versate il tutto sul cioccolato bianco e mescolate energicamente, in modo da far fondere perfettamente il cioccolato.
A questo punto unire le mandorle tritate e il liquore prescelto e lasciare riposare a temperatura ambiente perchè si rassodi
.
In alternativa, per velocizzare il processo, immergere fino a metà la ciotola in acqua fredda.

Questo è il procedimento che ho seguito, poi si dovrebbero modellare con le mani per dargli la forma a cono ma il composto non è mai diventato sufficientemente solido, così dopo l'acqua fredda e 2 ore di frigorifero, con una festa di compleanno che mi aspettava ho deciso di dargli la forma con due cucchiai e lasciare poi nel frigo per tutta la notte in modo da riuscire il giorno successivo a immergerli nel cioccolato bianco fuso.

La mattina ho preparato con il marzapane delle palline, mescolandole al cacao amaro e ho fuso il cioccolato. Ho tirato fuori i cioccolatini dal frigo, che comunque di solido avevano ben poco, e con fatica ho cercato di immergere ognuno nel cioccolato fuso per poi poggiarli su carta forno e posizionare nel centro le palline di marzapane, infine ho rimesso in frigo a solidificare.





Questi non i ho assaggiati ma a detta di tutti erano squisiti.

Li ho distribuiti un po' al Coyote per i baristi e un po' in ufficio, a quanto pare sono piaciuti nonostante alcuni non avessero un aspetto propriamente da cioccolatino.